Mindfulness e Mindlessness: come influiscono sul modo di mangiare.
- Dott.ssa Antinoro Anna
- 20 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Siamo oramai abituati ad essere costantemente connessi a qualcosa.
Prova oggi a fare questo esercizio: quando esci, guardarti attorno e osserva le prime 10 persone che incontri. Quanti di loro hanno il telefonino in mano? quanti parlano al telefono? quanti le cuffiette per ascoltare la musica? quanti camminano senza niente? Ti renderai conto di come sempre meno persone, si trovino a camminare e basta.
L'iperconnessione è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede, soprattutto a seguito dei precedenti lockdown dove abbiamo dovuto lavorare e studiare attraverso dei monitor. La tecnologia è parte integrata e integrante della nostra vita oramai ed è sempre più difficile farne a meno.
Lo stesso meccanismo accade infatti nel momento in cui si mangia. Facci caso quando vai a mangiare fuori. Quante persone hanno un dispositivo in mano mentre mangiano? molti di più di quelli che pensi. E tu? come mangi?
MINDFULNESS - MINDLESSNESS
In uno studio americano, stati messi a confronto due gruppi con disturbi alimentari. Uno di essi ha seguito un percorso di mindfulness eating durante i pasti, mentre l'altro è stato fatto distrarre. Risultato? la quantità di cibo mangiato dal gruppo "distratto" è del 30% in più rispetto l'altro con un arrivo tardivo del senso di sazietà.
Nella sensazione di fame e di sazietà ci sono infatti fattori biologici, fattori psicologici e fattori esterni/ambientali che interagiscono tra loro.
Chi soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare vive nel momento del pasto una serie di ansie e di preoccupazioni rispetto a quelli che sono il peso, la forma del proprio corpo e la paura di perdere il controllo.
Si attivano pensieri ruminanti e sensazioni spiacevoli che possono quindi ostacolare la riabilitazione psicologica e nutrizionale portando al mantenimento del disturbo stesso.

La mindfulness è un processo di consapevolizzazione del qui e ora, che chiede di portare l'attenzione sul momento presente senza giudicare quello che accade ma, "semplicemente" osservandolo. Sembra facile ma, non lo è. Siamo infatti abituati per evoluzione a pensare a cosa ci potrà accadere in futuro e a ripensare agli eventi passati e a quello che abbiamo vissuto per proteggerci da eventuali ripetizioni. Insomma il momento presente è davvero complesso da vivere eppure, se ci pensi, è l'unico momento che abbiamo la consapevolezza di avere.
Quando si parla di mindlessness si intende quella modalità di "pilota automatico" che porta a replicare comportamenti che facciamo quotidianamente sotto forma di abitudine senza dare a questi un particolare senso o significato. Per ciò che riguarda il cibo significa quindi mangiare senza consapevolizzare il come e il quanto. Se mentre mangi guardi la tv o il telefonino, come fai a connetterti sui sapori, sulla quantità e sul tuo senso di sazietà?

Essere distratti da altro quindi non consente di elaborare in modo cosciente e consapevole ciò che stiamo mangiando, rilevando i nostri sensi e le nostre percezioni sia fisiche che psicologiche.
In uno studio del 2012 è stato constatato che le persone davanti alla tv mangiano di più, perché percepiscono tardivamente il senso di sazietà. Mangiare senza altre distrazioni consente invece di sviluppare un’attenzione più consapevole portando ad una riduzione delle quantità e del desiderio di mangiare (Ogden et al., 2012).
Riassumendo quindi, distrarsi aumenta la quantità del cibo assunto.
Se soffri di disturbi da alimentazione incontrollata o tenti ad eccedere con le quantità o gli zuccheri (che a lungo andare creano dipendenza) prova a mangiare disattivando qualsiasi tipo di dispositivo e a connetterti con te.
Prenditi un tempo per farlo anche al di fuori dei pasti. Alla fermata del pullman, guardati attorno e osservati, dandoti il tempo di stare anche nell'impazienza dell'attesa.
La noia serve anche a questo, stimola la creatività, permette di connettersi con sè e attiva parti di noi che se sempre impegnati, non verrebbero mai fuori.
Visto che sono due temi venuti fuori in questo articolo, ti lascio il link sui miei video in cui parlo della noia e del pilota automatico.
Dott.ssa Anna Antinoro
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