Le abitudini che ti lasciano nella zona di comfort.
- Dott.ssa Antinoro Anna
- 21 mar
- Tempo di lettura: 5 min
Hai mai desiderato vivere ogni singolo istante della tua vita potendo godere a pieno di tutto ciò che la vita ha da offrire con le migliori delle intenzioni, per poi realizzare a fine giornata che se va bene hai fatto un quarto delle cose che avevi preventivato?
A seguito di questo arriva un profondo senso di frustrazione per non aver fatto ciò che desideravi alimentando dentro di te un profondo senso di inadeguatezza.
Vuoi uscire dalla tua zona di comfort per sperimentare, cercare nuove esperienze e alimentare la tua curiosità ma qualcosa ti trattiene e ti tiene bloccato per farti rimanere in un territorio più sicuro e più conosciuto seppur scomodo.
Il modo in cui ti muovi nel mondo e nella vita, sappi che non dipendono esclusivamente da te, ma da caratteristiche imparate dalle tue esperienze pregresse. Oggi voglio condividere con te alcune abitudini che possono alimentare questo meccanismo e lasciarti nella tua zona di comfort.

LE ABITUDINI E I PENSIERI LIMITANTI
Le abitudini sono figlie dell'apprendimento e sulla base di ciò che ti hanno insegnato e di ciò di cui ti sei convinto, la tua mente ha strutturato un funzionamento.
Se senti che non vivi con pienezza ciò che vorresti è perché hai appreso modalità apparentemente "sicure" che però sono diventate nel tempo limitanti.
Gli schemi ricorrenti che sviluppiamo fin dalla nascita, diventano parte di noi e guidano il nostro comportamento in modalità "pilota automatico", consumando perciò meno energia. Attraverso la crescita e la trasformazione di questi schemi abbiamo la possibilità di affermare la nostra identità di persone a sé. Rimanendo invece negli schemi appresi rischi di rimanere esecutore di una vita vissuta in modalità risparmio energetico e che limita quindi il godimento pieno dei tuoi traguardi, dei tuoi successi e della tua crescita.
Vediamo ora quali sono i pensieri nati da schemi ricorrenti che possono essere disfunzionali per te se usati con costanza.
Pensi prima agli altri che a te.
Per sopravvivere a scuola, a casa e nelle amicizie la mente ha imparato a compiacere e a soddisfare le aspettative. La paura di non appartenere, il bisogno di approvazione, magari ti hanno portato a dare più spazio agli altri che a te al prezzo di sentirti schiacciato dalla situazione e sotto stress.
Approvazione e appartenenza sono innati nella specie umana ma, quando inizi a sentirti schiacciato dagli altri, questo può diventare limitante per l'espressione di te.
Pensieri ricorrenti in questo tipo di abitudine: va bhe dopo mi prendo un tempo per me, lo faccio per ..., poverino, ancora questa volta e poi penso a me, ecc..
Cerchi di controllare tutto
L'ignoto può far paura e il controllo è funzionale a ridurre lo stato di stress che la mente vive. Controlli probabilmente nell'illusione di contenere e ridurre il rischio che possa accadere qualcosa di non prevedibile ma sai quali sono i meccanismo sottesi? la paura di non farcela, dell'ignoto e del fallimento.
Ogni cosa che cerchi di controllare occupa uno spazio all'interno della tua mente e questo alimenta una forma di overbooking interno che alla lunga può diventare un meccanismo di sabotaggio per il raggiungimento dei tuoi traguardi, circolo paradossalmente da cui cerchi di uscire e che può diventare limitante.
Risultato? Rimanere all'interno della tua zona di comfort con l'illusione di limitare i rischi e i fallimenti fino a quando messo alle strette, agirai in modo irruento confermandoti che hai sbagliato ad agire e avresti dovuto rimanere dov'eri.
SPOILER: non è un problema di agito ma di processo.
Hai paura di sbagliare
Se hai paura del fallimento, è perchè probabilmente hai appreso da qualche parte la paura di sbagliare e di deludere. Possono essere passati tanti anni da quei momenti ma nella tua memoria (anche corporea) quella paura è rimasta e si è radicata.
Se ogni volta che hai sbagliato ti sei sentito inadeguato, nella tua mente farai di tutto per ridurre il rischio di riprovare quelle sensazioni.
Eppure sbagliare è un passo necessario per cristallizzare l'esperienza. Vedere è necessario per la mente, perchè solo attraverso l'errore tocchi con mano dove andare, cosa fare e soprattutto, cosa ti piace.
Sperimenta, prova, sbaglia, osa se vuoi davvero crescere personalmente devi darti questa possibilità.
Ti oberi di obiettivi
Se sei una di quelle persone con molti interessi e ti piace imparare apprendere e curiosare, sappi che è una cosa bella. Come ti dicevo poche righe fa, sperimentare è fondamentale per uscire dalla zona di comfort e scoprirsi. Il problema è che il troppo storpia e se vuoi fare tutto, e soprattutto bene , sarà maggiore la possibilità di rimanere nella tua comfort zone. E' importante fare selezione sulla base di quelle che sono le priorità e i bisogni, puoi scoprire delle cose nuove ma allo stesso tempo puoi focalizzarti sulle cose che davvero ti nutrono e ti piacciono. Fare cose che piacciono permette di ricaricare l'energia per affrontare le cose che invece sono più faticose.
Avere tanti obiettivi e in contemporanea rendono la tua attenzione e la tua energia frammentate e di conseguenza, di rimanere dove sei.
Ti invito a scegliere , selezionare e di portare a termine un obiettivo per volta perché questo alimenterà il tuo senso di autoefficacia e allargare la tua comfort zone per renderla più comoda.
CREA NUOVI APPRENDIMENTI
La zona di confort in qualche modo aiuta anche a l'equilibrio e il problema non è tanto la zona di per sé , ma il tempo in cui ognuno di noi decide di rimanerci.
Ti chiedi mai che cosa desideri per te in questo momento della tua vita? la situazione in cui rimani, è funzionale a questi desideri?
Da qui, comprendi quando la tua abitudine sia davvero confortevole.
Se la risposta è no ti invito quindi a definire in modo chiaro e specifico quelli che sono i tuoi desideri attuali cercando di strutturare il più possibile e in modo chiaro un piano da poter attuare per poterti spostare da dove sei.
Sforzarti o automotivarti in modo pressante non ti aiuterà a uscire da questa situazione.
Devi darti il tempo di sperimentare, di provare cose piccole e costanti, di allenarti a sbagliare e a fallire, perché solo così uscirai da dove ti sei abituato a stare.
Ogni cosa che fai comporta un rischio, anche non decidere. E sai cosa rischi ? di non vivere.
Vuoi davvero questo?
Se la tua vita è governata da apprendimenti limitanti, sono le ferite a guidare i tuoi comportamenti e non le tue ambizioni. Se rimani intrappolato in bisogni interrotti, non troverai mai spazio di appagamento. I bisogni vanno nutriti e tu, sei l'unico che può farlo.
Puoi Lavorare sulle tue convinzioni limitanti, riconoscerle e allenarti a cambiarle ma ti avviso, non sarà semplice e non ci riuscirai sempre, ma già il fatto di starci provando e di imparare a pensarti in modo diverso è già un passo fondamentale.
Dott.ssa Anna Antinoro
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