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Immagine del redattoreDott.ssa Antinoro Anna

Come funziona la chimica tra le persone? Vediamo qualche falso mito.

Ti è mai capitato di incontrare una persona con cui c'è stata un'attrazione travolgente? Quella con cui avete sentito la classica chimica che alimenta il desiderio e la voglia di stare insieme?

Ed è mai capitato che nonostante questo poi alla fine, a livello relazionale, le cose non siano andate così bene? Ebbene si, la chimica non basta, e spesso, confonde.



LA CHIMICA DEL DESIDERIO

Quando incontriamo una persona che ci attira per qualche caratteristica, un profumo, un tono di voce, attiva nel nostro cervello diverse sostanze come: l’ossitocina, la dopamina e la serotonina, gli ormoni che a livello relazionale sono molto attivanti e funzionano da collante.

Quando ci sono queste sostanze in circolo abbiamo la sensazione di sentirci totalmente compresi dall'altro, affini alla persona e si cominciano ad attivare delle immagini mentali (le classiche fantasie) che alimentano le illusioni e a loro volta, le sensazioni di piacevolezza.

E' importante però specificare che non è detto che la chimica si attivi nell'immediato (chiamato classicamente colpo di fulmine) ma è possibile che passino ore, giorni o settimane di frequentazione che ci permettono di fare conversazioni profonde raggiungendo l'intimità relazionale, prima che fisica.


Finito questo stato "chimico", che scema nel tempo e con l'esperienza, è possibile rimanere delusi poichè, chi consideravamo perfetto per noi, diventa una persona con cui ci si trova anche a scontrarsi in attriti differenti.


COME SI ALIMENTA LA CHIMICA

Reis, Regan e Lyubomirsky sottolineano che la chimica interpersonale nasce dalla somma di molte sensazioni. È L'unione della propria emotività, dell'attitudine e del comportamento che ogni individuo della coppia vive con l'altro che diventano gratificanti.

I processi psicologici che alimentano la "chimica" nella coppia sono:

  • La curiosità nel conoscere gli aspetti profondi dell’altro.

  • Una condivisione di interessi, di valori e di prospettive.

  • La sensazione di esclusività per l'altro

  • Sintonizzazione e sincronia relazionale (spesso alimentato dal non verbale più che dal verbale)

  • Uno scambio "alla pari" nella comunicazione, in cui non c'è prevaricazione ma pura condivisione di pareri e sentimenti;

  • Ci si fida l'uno dell'altra, senza la paura di essere traditi dall'altro (non solo fisicamente ma soprattutto emotivamente);

  • La variabilità nella relazione, anche nella possibilità di mettersi in discussione o in confronto, anche sapendo discutere in modo sano ed efficace;

I FALSI MITI SULLA CHIMICA RELAZIONALE

Partiamo dal presupposto che Secondo uno studio pubblicato su "The American Psychologist", avere relazioni sane e stimolanti, ha un impatto importante sulla salute fisica e psicologica.

Spesso però si tende alla ricerca ossessiva di questa chimica, snaturando così il flusso del rapporto o della personalità di chi ne fa parte. Vediamo quali sono questi miti che è bene cambiare per darsi la possibilità di costruire relazioni "sufficientemente" soddisfacenti.


1. LA CHIMICA è IMMEDIATA

FALSO: è possibile percepire un'affinità o un'attivazione di qualche tipo nei primi istanti di conoscenza ma, non è sempre indice di una relazione che funziona e funzionerà. La connessione relazionale richiede tempo, esperienza e intimità. I primi tempi dell'innamoramento infatti è bene non prendere decisioni o iniziative che potrebbero causare pentimenti successivi o discussioni con l'altro e contro sé stessi. La sintonizzazione profonda richiede tempo, stimolo e impegno. Il primo impatto spesso è un fuoco di paglia.


2. LA PRIMA IMPRESSIONE E' QUELLA CHE CONTA

"A pelle sento che..." è una frase frequente che è frutto però di un bias di esperienza e di percezioni soggettive. A pelle c'è l'intuizione frutto di sensazioni e di vissuti personali, che non significa che si sbaglino, ma l'andare bene o meno bene non è frutto di una conferma o meno di questa sensazione, ma frutto dell'andamento della relazione tra le parti. Che significa? che come va la relazione dipende al 50% da entrambi i membri e non da ciò che la prima impressione ti ha comunicato. Se nel tempo ti rendi conto di notare più frequentemente delle cose piuttosto che altre, tieni a mente che potresti essere nel bias di conferma.


3. LA CHIMICA E' UNA COSA RARA

Anche questo è FALSO. Se vedi nella chimica la magia del momento o una serie di fattori fortunati casuali in cui tu non devi metterci nessun tipo di impegno o investimento allora si, la chimica è una cosa rara, ma non la chiamerei chimica ma piuttosto, fortuna. Per quanto riguarda invece la chimica come connessione sociale, allora il discorso è diverso perchè la sintonizzazione che si può avere all'interno di una relazione, è più frequente di quello che pensi, la cosa importante però è sentire il tuo livello di disponibilità a coinvolgerti e quello dell'altro.


4. LA CHIMICA E' COSTANTE

Nessuna relazione, proprio perchè viva, è costante. Anche quella che nasce con le migliori intenzioni, vivrà momenti di cali fisiologici in cui la coppia dovrà mettersi in discussione per fare qualcosa di diverso. Non discutere anzi, rischia di ledere la chimica di coppia perchè i membri che ne fanno parte nello scontro (rispettoso sia chiaro) si incontrano nei reciproci punti di vista e superare quel momento e trasformarlo, alimenta l'unione nella coppia. Avere chimica non significa che non ci saranno mai disaccordi anche perchè è proprio nella gestione dei conflitti che si conferma la chimica.


5. LA CHIMICA E' PERCEPITA DA ENTRAMBI I MEMBRI ALLO STESSO MODO

Ognuno è la sua storia e ognuno è la sua chimica. Si tratta di un vissuto soggettivo e non di uno stile di vita da dover perseguire. Anzi, il fatto di provarla con intensità diverse è un buon indice per alimentarla nella coppia. Se io in un periodo mi sento più scarica e tu sei più coinvolto di me, tu mi puoi aiutare a riattivare il fuoco che si è spento e viceversa. Se invece entrambi siamo SEMPRE sulla stessa lunghezza d'onda, questo limita la variabilità, la sorpresa e l'autoalimentarsi.


CONCLUSIONI

Avere una buona chimica è sicuramente un buon presupposto per alimentare il legame nella coppia. Tuttavia, voglio dirti che questo non sarà sufficiente per affrontare tutte le situazioni che vi troverete ad affrontare nel tempo della vostra storia e della vostra conoscenza.

Le coppie più solide non sono quelle prive di problemi ma sono quelle che li hanno saputi incontrare insieme.


Dott.ssa Anna Antinoro



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